Destinazione? Ibiza. Solo per l’aereo, però. Perché poi è con un traghetto che si arriva a La Savina, unico accesso dell’isola dai venti chilometri di spiagge più bianche del Mediterraneo: Formentera. Dimenticate la trasgressione della prima, e vivete la natura da tropici della seconda. E, perché no, la sua vita molto glamour in stile post-hippy.
Tutti arrivano fin qui, ora come sin dalla metà degli anni ’60. E qui si fermano, tornano, comprano case. L’inno locale è Formentera Lady, scritta dai King Crimson e qui i Pink Gloyd hanno composto The Dark Side of the Moon, qui Bob Dylan abitava in un mulino a La Mola. Very chic!
Qui oggi sono di casa veline e calciatori ma anche designer pubblicitari, politici e architetti (avete in mente Philp Starck? Ecco, ha una delle case più belle dell’isola). Ma anche Cristina Parodi e il suo neo-sindaco Giorgio Gori ci tornano ogni anno (hanno la loro seconda casa), e non mancano all’appuntamento con l’isola anche Leo Di Caprio, Elle Macpherson e Pierre Casiraghi. O Tronchetti Provera e Afef, Renzo Rosso e Miuccia Prada.
Voi affittate uno scooter o, se vi sentite in forma, una bicicletta, e percorrete i sentieri nascosti. Si chiamano circuitos verdes. Il nostro preferito si chiama Camì de Porto Sale, su una strada di due chilometri e mezzo assolutamente panoramica, non lontano da San Francisco de Xavier, il capoluogo. Oppure percorrete a piedi il Camì den Parra, verso la Platja de Mitjorn, attraverso una zona piena di muretti che segnalano piccoli appezzamenti di terreno nella macchia mediterranea. Spingetevi fino al Faro: vista spettacolare a strapiombo sul mare, foto di rito obbligatorie!
Sabbia bianca e acque turchesi. E’ il mare la più grande attrazione dell’isola. E allora via con sette nomi di spiagge per sette giorni di vacanza: Ses Illetes, Llevant, Es Cavall, Mitjorn, Es Calò des Mort, Es Cavall d’en Borràs, Cala Saona. Scegliete la vostra preferita, rosolatevi al sole, curiosate le tipiche casette in legno costruite dai pescatori e i chiringuitos.
A proposito di chiringuitos, sicuramente non perdete Il Tanga, a Illetes. Paella e aragosta stufata le parole d’ordine. O il Tiburon sulla spiaggia di Cavall d’en Borràs, con i suoi gamberoni rossi. O ancora, fermatevi da Juan y Andrea, seduti a tavola con i piedi tra la sabbia, per scegliere tra aragosta alla piastra, paella di aragosta e altre squisitezze a base di pesce, in genere annaffiate dallo champagne. Il più famoso è però forse il Pirata bus, un meraviglioso chioschetto ricavato dal famosissimo furgoncino fiorito tipico degli anni ’70, gestito da uno dei due fondatori hippy. O il Fonda Pepe, storico ritrovo hippie ora ristorante, con la sua paella perfetta in una delle zone più belle dell’isola, a San Ferran.
I vip affittano e comprano case qui . Una villa a pochi passi dal mare o una payesa di campagna. Certo, un’ottima opzione. Oppure scelgono l’Es Ram di Carlo Sama, eco resort super glam. O l’hotel boutique Posidonia, in passato caserma della Marina Militare Spagnola, un luogo piccolo, accogliente ed unico, solo 13 camere distribuite tra l’edificio principale e due Casa Payesa nel cuore dell’isola.
A noi piace consigliarvi queste strutture semplici pulite e in posizioni strategiche, tutte sotto i 100 euro.
Casbah Hostal Il complesso è immerso nella pineta, si compone da un insieme di casette massimo due piani in stile arabo. Location immersa in una pineta secolare piena di camomilla e rosmarino.
Ci si ferma a riposare sonni silenziosi anche ai due hostal Es Pi e Es Pi 2,a Playa Mitjorn, ad appena 300 metri dalla spiaggia, case bianche e le stanze ampie, circondate dal verde.
Infine, un po’ più caro, l’hotel Gecko Beach Club .Non ci sono sbavature, tutto è perfetto. La location, le strutture, il personale, la pulizia, il silenzio…
SHOPPING
Assolutamente da non perdere è il mercatino hippie della Mola, tutti i mercoledì e tutte le domeniche: meraviglie artigianali hippie e musica dal vivo. A Es Pujols invece lasciatevi tentare da Encantes, con i suoi meravigliosi e coloratissimi teli da mare. Così come lasciatevi sedurre da Vintage, sia a Es Pujols che a San Francesc: troverete copricostume che faranno la vostra valigia. A proposito, lasciate a casa vestiti da sera e tacchi a spillo, qui vige il piede nudo e la divisa è pareo o copricostume. Appunto.
PER ARRIVARE
Arrivati ad Ibiza, per andare al porto di La Savina – l’unica via d’entrata e d’uscita dell’isola – esistono varie compagnie di trasporto marittimo che coprono il tragitto tutti i giorni della settimana . La navigazione tra il porto di Ibiza e quello di La Savina dura 25 minuti circa. Da Milano voli EasyJet e Vueling, su 150 euro per un’andata e ritorno (se siete flessibili). Da Roma i voli sono più costosi, attorno ai 240 euro, sempre operati da Vueling o da Iberia.